[una StarryNight-traduzione] L'EPITAFFIO DI VILLON (Ballata degli impiccati) Fratelli umani che dopo di noi vivrete, non abbiate contro di noi induriti i cuori, perche', se di noi miseri pieta' avrete, Dio piu' facilmente vi dara' il suo favore. Ci vedete qui appesi, cinque, sei: la carne, che troppo abbiamo soddifatta, da tempo ormai e' imputridita e sfatta, e noi, le ossa, diveniamo cenere e polvere. Nessuno rida di noi, del nostro male, ma pregate Dio che voglia assolverci tutti! Se vi chiamamiamo fratelli, non dovete averne sdegno, anche se fummo uccisi da giustizia. Tuttavia sapete che stabilmente non tutti gli uomini mantengono il buon senso; siate voi a scusarci (poiche' noi siamo morti) davanti al figlio della Vergine Maria, di modo che non sia per noi esaurita la sua grazia e a preservarci dal fuoco infernale ancora valga. Siamo morti, nessuno ci disturbi; ma pregate Dio che voglia assolverci tutti! La pioggia ci ha lisciviati e lavati, e il sole disseccati e anneriti gazze e corvi ci hanno cavato gli occhi, e barba e sopracciglia strappate coi loro becchi; mai noi abbiamo pace, in nessun tempo, ma qua e la', secondo come varia, il vento, senza posa, ci trasporta, a suo piacere, forati dagli uccelli piu' di ditali per cucire Non vogliate, infine, essere della nostra confraternita; ma pregate Dio che voglia assolverci tutti! Principe Gesu', che su tutti hai signoria, fa' che l'Inferno non ci abbia in sua balia; che non abbiamo a che fare con lui, per debiti da pagare. Uomini, qui non c'e' piu' da fare facili ironie; ma pregate Dio che voglia assolverci tutti! (Fran‡ois Villon, 1462) [per tornare al post, servirsi delle frecce di navigazione]